:: RECENSIONI | ||
“Tipi da non frequentare” un libro di Annalisa Bruni Cesare Granati |
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Annalisa Bruni ci presenta venti racconti brevi, ognuno dei quali prende il titolo in base alla tipologia dell’uomo sbagliato che la protagonista dovrà sopportare. Le controparti maschili sono tipi. Mancano spesso di spessore. D’altronde, oltre che un modo per conoscere le protagoniste, questo libro si presenta anche come un catalogo. Gli uomini dunque diventano simboli, rappresentanti di una categoria. “Artista fallito”, “Compagno di università”, “Sconosciuto”… Un modo per mettere in guardia le signore sui rischi di un’avventura con un certo tipo di uomini (o con gli uomini in generale). Le protagoniste sono più sostanziose. Hanno una personalità ben definita, hanno quasi tutte idee politiche di sinistra, amano la cultura, il buon vino e prendersi cura del proprio corpo. Come le descrizioni dei luoghi, particolareggiate e realizzate con una prosa visiva, pungente e brillante, così la presentazione delle protagoniste riesce alla perfezione all’autrice, donna che ha vissuto gli anni della speranza politica e sociale, le lotte femministe e oggi è funzionaria della Biblioteca Nazionale Marciana. L’arma più potente della Bruni è l’ironia. È grazie all’ironia che riesce a mantenere l’attenzione del lettore sempre alta, passando da una situazione a un’altra completamente diversa, parlando di futilità e gravi problemi esistenziali. E forse è l’ironia anche l’unica arma che le donne hanno per difendersi dai colpi inferti loro dalla vita. Non si spezzano mai queste signore di età variabile, di ceto variabile, ma tutte con caratteri forti, pur essendo creature sensibili. In conclusione Annalisa Bruni si dimostra scrittrice sapiente, domina la forma narrativa del racconto, riesce a essere divertente e non diventa mai banale. “Tipi da non frequentare” è un libro da leggere, per ridere, riflettere e capire meglio la vita di donne che nelle classiche ripartizioni della società sono spesso ignorate. Alla televisione, quando vengono snocciolati i preoccupanti dati di questo periodo di crisi, sentiamo parlare di giovani, studenti, famiglie, anziani… ma mai di donne sole. Ci sono e sono tante. Dopo aver letto questo libro ne saprete qualcosa di più: se siete uomini, non potrete dire di averle capite, ma almeno farete qualche passo avanti (perdonateci signore, ma il cromosoma Y è un brutta bestia). Se siete donne, oltre a vedere i difetti di decine di conoscenti messi nero su bianco, oltre a consolarvi perché non siete sole come credevate, avrete anche modo di constatare che il tipo giusto esiste. Infatti il libro si apre con una dedica alla mamma dell’autrice e si chiude con un ringraziamento a quello che pensiamo esserne il compagno. La madre della Bruni ha frequentato un solo tipo per tutta la vita e la scrittrice ne ha trovato uno anche per sé. Le uniche due donne reali al cento per cento di cui conosciamo i tipi, quello giusto lo hanno trovato. Quindi “ognuno è artefice del proprio destino” e questa è una fortuna non da poco, per gli uomini e per le donne.
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Uscita nr. 51 del 20/11/2013 |