:: ATTUALITA'  
  IL FENOMENO AUDIOBOOK IN GERMANIA
Cesare Granati
     
 

audiolibri.jpgIl mercato tedesco dell’audiolibro è un punto di riferimento per tutti gli editori italiani.
Fino a pochi anni fa i produttori tedeschi si affidavano soprattutto alla vendita nelle librerie e nei negozi di dischi. La produzione di cd costituiva la maggiore entrata economica e i prezzi oscillavano intorno ai 20 euro. Si pensava che attraverso il web fosse impossibile un controllo qualitativo da parte dell’acquirente e la possibilità di duplicare i file mp3 preoccupava gli editori. Nei negozi era possibile ascoltare prima di acquistare e la sicurezza era garantita maggiormente. I principali acquirenti erano compresi tra i 35 e i 45 anni, persone colte e abituate alla lettura. Questo è il primo fattore su cui è doveroso riflettere. L’audiolibro, quello destinato alla riproduzione di un prodotto letterario, era acquistato da chi amava la letteratura. Non si trattava di pendolari o lavoratori che intendevano avvicinarsi al mondo dei libri come neofiti, ma di un pubblico consapevole e che le librerie le frequentava da tempo. Mentre in Italia è proprio questa tipologia di clienti a rifiutare l’evoluzione del mercato editoriale, in Germania sono stati i lettori abituali a fare da traino alla vendita degli audiolibri. Le cause di questa differente inclinazione verso il rinnovamento è possibile rintracciarle nella storia culturale delle due Nazioni. In Germania storicamente le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti culturali sono stati vissuti con maggiore intensità. La storia della letteratura contemporanea deve molto alla produzione tedesca. Il romanzo moderno, nato dalla perdita dei valori tradizionali, tra cui il valore assoluto dell’arte, nasce in Germania e le nuove scoperte in campo psicanalitico, a partire dagli studi di Sigmund Freud, ne definiscono la direzione. Non più un libro per capire il mondo ed affermare i valori umani in esso, ma uno sguardo all’Io interiore dei personaggi: è l’individuo che determina la realtà circostante filtrandola attraverso se stesso.
In campo tecnologico possiamo analizzare le vicende legate al funzionalismo architettonico, alla Bauhaus e all’emigrazione verso gli Stati Uniti di molti professionisti tedeschi. La causa di questo spostamento è, ovviamente, la presa del potere da parte di Hitler. Un’architettura che sapesse piegare le tecnologie alle funzioni degli edifici o alle necessità di una comunità, come nel caso della Bauhaus, abbandonando la funzione celebrativa e alleggerendosi sia nei materiali che nelle strutture, non aveva spazio nella Germania del terzo Reich. L’emigrazione verso gli Stati Uniti, inizio di quel processo che renderà gli USA punto di riferimento globale per quello che riguarda la produzione culturale, porta con sé delle perdite. Soprattutto un architetto come Walter Gropius, fondatore della Bauhaus e promotore di un’architettura “democratica”, giunto nel paese delle opportunità e della libertà, abbandonerà il suo ruolo di guida per il popolo e comincerà a costruire per i potenti della società capitalista. Questa però è un'altra storia.
Tornando al mercato degli audiolibri, tra le differenze più importanti tra Italia e Germania c’è l’organizzazione e il peso degli editori che si occupano di questo settore. Una storia lunga e strutturata (addirittura un primo boom degli audiolibri in Germania risale agli anni ’90) ha permesso agli editori tedeschi di organizzarsi in un consorzio numeroso e capace di gestire il mercato. Centoquindici case editrici ed etichette sono membri del Gruppo di Lavoro delle case editrici di audiolibri, rappresentante globale degli interessi dell'Associazione dei Librai Tedeschi. La presenza in libreria negli anni passati ha dato la possibilità a molti di trovare una certa visibilità, costruendo quelli che si potrebbero definire come veri e propri casi editoriali. Le iniziative nella promozione dell’audiolibro si susseguono da anni e sono sostenute da una comunità agguerrita e capace di trovare canali di vendita efficaci. Inoltre c’è la consapevolezza che in un mondo multimediale un oggetto estetico come l’audiolibro che permette l’ascolto di un classico della letteratura attraverso un’attività multidisciplinare e, appunto, multimediale è di per sé un prodotto moderno capace di appassionare il pubblico. Sia la dimensione orale, sia la possibilità di fruire di un prodotto complesso da un punto di vista mediologico, sono rafforzate dalla volontà degli editori di riallacciarsi alla tradizione precedente. Di più, da anni ormai l’audiolibro è utilizzato anche per ascoltare saggi di critica letteraria, in un’unione profonda tra presente e passato. La casa editrice HorGut!, nata nel 2004 e diretta da Norbert Jochmann, ha pubblicato una serie di audiolibri per la diffusione dei classici della letteratura tedesca e per la preparazione scolastica. Tra questi il pezzo in prosa di Georg Büchner che si occupa del grande turbamento del poeta Jakob Michael Lenz (1751-1792). La versione in audiolibro viene proposta come semplice lettura, senza fronzoli drammaturgici, senza voci di sottofondo e rumori d'atmosfera o musica. Anche questo è un aspetto interessante. Non c’è paura di sperimentare, anche andando contro alcune caratteristiche considerate essenziali per il successo di un audiobook, come la necessità di favorire l’ascolto con stratagemmi sonori. Questo nel caso di un saggio di letteratura è decisamente sconsigliabile, preferibile invece è un prodotto semplice e pulito anche da un punto di vista sonoro. Rimanendo nell’ambito dell’apprendimento attraverso gli audiolibri, sono interessanti le parole di Jochmann che riassumono obiettivi (quello di “insegnare” la letteratura ai giovani), caratteristiche comunicative (la possibilità di allenare capacità percettive differenti) e ragioni storiche (la funzione divulgativa propria dell’oralità) dell’utilizzo di questo prodotto editoriale: “così si promuovono e si allenano due capacità  percettive, quella uditiva e quella visiva, come mai prima di oggi. E' un dato di fatto che molti giovani imparino meglio ascoltando piuttosto che leggendo. Se ciò serve ad uno scopo nobile, vale a dire all'apprendimento, non c'è nessuna ragione per evitare di attingere a questa modalità preferita. Fra l'altro anche Kafka era un lettore entusiasta, così come Goethe, che ha addirittura affrontato questo discorso nel Werther. Humboldt ha scritto della superiorità del parlato. Così, l'audiolibro riacquisisce un pezzo di cultura". 
Quello che si evince dagli studi statistici è che ormai in Germania gli audiolibri sono ascoltati ovunque: mentre si guida (51 %), durante i viaggi e in treno (40 %), mentre si pulisce (26 %), sempre di più mentre si fa sport (17 %) o, nella tradizione delle storie della buonanotte, prima di dormire (45 %). Sono centinaia di migliaia i titoli disponibili: dal 2007, quando erano circa 200.000 sono aumentati costantemente, al ritmo di 2000 ogni anno. I generi di audiolibro commercializzati sono i più svariati. La narrativa (47,3 %) sta in cima, seguita dalla letteratura per bambini e per ragazzi (33,3 %), poi dai manuali (8,1 %), dagli audiomedia per le scuole e per l’apprendimento (4,6 %), con la saggistica come fanalino di coda (3,6 %). Le classifiche degli audiolibri sono guidate per lo più da gialli e romanzi letterari, ma anche le commedie, il cabaret e altri titoli di divertimento più leggero si piazzano regolarmente. I fantasy e i romanzi di fantascienza sono i generi preferiti dai gruppi di acquirenti affini all’audiolibro. Un terzo dei bambini in età prescolare usa già gli audiomedia quotidianamente. Questo dimostra come oltre alla vendita tra le intenzioni di chi produce audiolibri ci sia quella di educare le nuove generazioni all’ascolto. Come durante tutte le rivoluzioni mediologiche, il successo e la rapidità con cui un nuovo medium entra nella vita quotidiana delle persone sono condizionati anche dalla sensibilità percettiva del pubblico. Solo l’abitudine potrà rendere proficuo l’ascolto di un audiolibro e, cominciando da bambini, sarà più facile cogliere gli aspetti positivi che derivano da un ascolto attivo (fondamentale in tutti i processi di apprendimento) di questo particolare prodotto estetico.
Non è un caso l’utilizzo di questo termine. Nonostante la presenza, come abbiamo visto, di prodotti neutri da un punto di vista sonoro, l’audiolibro anche in Germania è considerato un mezzo per la produzione di opere “nuove”. Partendo da un classico della letteratura è possibile, attraverso l’azione di attori e tecnici del suono, creare un oggetto d’arte nuovo, con caratteristiche proprie. Non sorprende quindi che opere teatrali e spettacoli di cabarèt siano molto apprezzati dagli ascoltatori. La sua duttilità mediologica rende l’audiobook un mezzo in grado di adattarsi alle caratteristiche di opere differenti e alle esigenze particolari di un produttore.
Il commercio degli audiolibri in Germania è un business da circa 150 milioni di euro. Pur rimanendo una fetta minoritaria del mercato editoriale (circa il 4%) rappresenta una realtà molto diversa da quella italiana. La quantità di riviste e professionisti che si interessano di questo fenomeno è in continuo aumento e dimostra il generale entusiasmo culturale verso gli audiomedia. HörBücher è una rivista che consiglia il pubblico sui titoli da acquistare e svolge anche un’attività di critica letteraria. Inizialmente si trattava di un raccoglitore di opinioni all’interno del quale gli ascoltatori potevano riferire i loro pensieri su un particolare titolo. Oggi il livello della rivista è decisamente migliorato sia per quanto riguarda i contenuti sia nel linguaggio. Ci sono altri esempi che confermano la diffusione dell’audiolibro in Germania, primo su tutti la quantità di articoli in lingua tedesca sull’argomento, solo in minima parte tradotti in italiano grazie al lavoro di studiosi e giornalisti.

Il web rappresenta per i produttori di audiolibri una grande possibilità per incrementare le vendite. Le paure e i dubbi sul passaggio dalla libreria fisica a quella digitale hanno lasciato il passo ai dati effettivi. In Germania la vendita sul web ha generato guadagni maggiori, nonostante i prezzi medi siano scesi fino a pochi euro e, grazie alla presenza di piattaforme di vendita molto valide, primo fra tutti iTunes, il numero di titoli ha continuato ad aumentare e i rischi di duplicati pirata è stato ridotto al minimo. La differenza fondamentale con l’Italia sullo sfruttamento del web sta nell’approccio. In Germania gli audiomedia facevano parte dell’immaginario collettivo nazionale prima che la rete digitale invadesse la società. In Italia la commercializzazione degli audiolibri, al di fuori delle favole per bambini e prodotti per non vedenti, inizia proprio su internet. Trattandosi di un nuovo medium oltre che di un possibile prodotto letterario, non è sufficiente sfruttare la rete digitale, è necessario rivolgersi a un pubblico disposto a una nuova esperienza conoscitiva. Bisogna occuparsi delle sue abitudini, rivolgersi a chi ama la letteratura, a chi è abituato a leggere. Così facendo sarà possibile costituire un nucleo di ascoltatori in grado di condizionare anche altre fasce di pubblico e di dare all’audiolibro la possibilità di sprigionare i suoi effetti benefici, in particolare quello di mantenere viva la letteratura nel mondo contemporaneo e di avvicinare ad esse anche persone non abituate a leggere ma desiderose di conoscere.

 

Uscita nr. 42 del 20/02/2013