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 DRUM & BASS: LA MUSICA DEL FUTURO OGGI. INTERVISTA AI TOP DJ 2011: CAMO & KROOKED
Cesare Granati
     
 

Drum_and_bass_wallpaper_by_Jkilby91Negli anni novanta, in Inghilterra, nacque la Drum & Bass (D&B). Nei locali underground di Londra si iniziarono ad esibire i pionieri di questo genere musicale. Prima ancora di D&B si chiamò Jungle, dal nome del locale londinese che per primo gli diede spazio. Nonostante le tecnologie musicali fossero ancora insufficienti per arrivare alle composizioni odierne, nella Drum & Bass confluirono generi diversi come la house e la techno che si svilupparono in ritmi più frenetici. Fu abbandonato lo stile “gioioso” della musica dance anni ‘80 a beneficio di un altro maggiormente tribale e psichedelico. I primi grandi artisti Drum & Bass sono stati Johnny Jungle e Andy C, ma la prima super star è stata Goldie, al secolo Conrad Price, che raggiunse la fama con i singoli “Terminator” (1993) e “Timeless” (1994). Con lo sviluppo delle tecnologie musicali i brani D&B si arricchirono di nuove sonorità quali l’Hip-Hop e il reggae, ma anche il modern-Jazz o addirittura di effetti strumentali propri della musica classica. Letteralmente Drum & Bass significa “batteria e basso”: la sua caratteristica principale è proprio la presenza di break beat nella batteria e le ripetizioni di basso molto pesanti e a bassa frequenza, la cui unità di misura sono i BPM (battiti per minuto) che nel caso della Drum & Bass si aggirano tra i 160 e 180. Su queste altissime frequenze sempre più artisti decidono di scaricare le proprie emozioni. Oltre al dj spesso sul palco di esibisce un Mc che arricchisce la performance con la propria voce, tentando di seguire il frenetico sound di questo particolare genere musicale.

Oggi, mentre in Europa il pubblico più giovane balla la D&B negli stessi locali che ospitano generi più “commerciali”, in Italia in molti guardano ancora con diffidenza questo tipo di musica elettronica. Proprio dal desiderio di condividere la passione per la Drum & Bass, nacque nel 2007 il progetto SoundGate: i dj Andypop e Ale G insieme al “boss” Chiara  hanno iniziato a proporre la D&B nei locali della provincia di Roma. Chiara mi racconta gli inizi: “Volevamo far conoscere questo genere musicale a un pubblico sempre più diversificato e numeroso. Così, dopo le prime serate ad Ostia, abbiamo cercato di avvicinarci alla città.” Oggi, 7 dicembre 2011, Chiara festeggia il quarto anniversario del SoundGate e i risultati ottenuti sono molto positivi “Per portare avanti il nostro progetto ci siamo affidati ad un partner eccezionale: il Brancaleone.” Questo nome è conosciuto da tutti coloro che vivono il panorama musicale capitolino. Un centro sociale che da vent’anni offre la possibilità ai migliori artisti underground di esibirsi a Roma. “Non c’era luogo migliore per festeggiare il nostro compleanno. Tutti conoscono il Brancaleone (o più semplicemente il “Branca”), sia per la qualità degli artisti che settimana dopo settimana si esibiscono “on the stage”, sia per l’atmosfera di sicurezza ed amicizia che solo un centro sociale può dare.”

Mentre io e Chiara parliamo, si stanno esibendo i due dj più in voga del momento. Camo & Krooked sono due ragazzi viennesi, classe ‘83 e ‘89, la cui scalata verso il successo è iniziata circa due anni fa, prima mixando pezzi altrui, poi producendo la propria musica. Grazie a brani come “Breezeblock” e “Feel your pulse” hanno letteralmente dominato la scena in questo 2011. L’1 dicembre hanno fatto incetta di premi agli oscar della musica D&B (i Drum & Bass Arena Awards) e stasera al “Branca” stanno dando una prova del loro straordinario talento. Sono ormai le quattro e tre quarti quando salutano il pubblico e smettono di farlo saltare. Io mi avvicino e chiedo se posso far loro qualche domanda. Nonostante l’ora e i 180 minuti di esibizione sono gentili e non sembrano per niente stanchi.

c+k
How do you feel Rome?

Krooked: è stato fantastico. La serata è andata molto meglio rispetto alla nostra prima volta qui, tutti conoscevano i nostri pezzi. Speriamo di tornarci al più presto.

 

Come ci si sente ad essere così giovani e già così grandi nel panorama della Drum & Bass?
(ridono) Camo: Non ci sentiamo grandi. Noi pensiamo solo a fare la nostra musica, a fare la miglior musica possibile. Amiamo viaggiare e condividere con il pubblico il nostro sound. Per noi è un gioco, a game that we love.

Tra la musica, i viaggi, i fans cosa preferite del vostro lavoro?
C. & K.: Definitly make our music.
K: Passi molto tempo a comporre la tua musica, a pensare un pezzo nuovo, poi finalmente trovi il sound giusto e pensi “that’s the one, that’s the one”. La soddisfazione più grande è quando sali sul palco e ti rendi conto che il pubblico, ascoltando quel sound, prova le tue stesse emozioni.

Come stanno cambiando la D&B e la vostra D&B?
K: E’ un momento particolare per la Drum & Bass. La “vera D&B” è sempre più piccola. In realtà sta diventando un genere molto più complesso influenzato da sound molto diversi e questo per noi è positivo. Infatti siamo arrivati alla nostra musica ascoltandone di diversi tipi, in particolare techno e house.
C: E’ assolutamente vero. La D&B è cambiata e sta cambiando molto. It’s still great, ma c’è ancora tanto da esplorare.

Un ragazzo del pubblico è riuscito a passare dietro la console e chiede: il NeuroFunk è morto? Ci dicono che non ci sono problemi e rispondono anche a lui.

(ridono) C: Yes it is. What a drama! (ridono ancora). Penso che il vero neurofunk sia morto, non è più un genere in voga. Si parla di un nuovo funk, ma non si tratta dello stesso genere musicale.

Qual è stata la vostra serata migliore?
C: The last week in our hometown Vienna. È stato tutto perfetto, il locale, il pubblico, la nostra esibizione. È stata la prima volta che ci siamo sentiti sicuri di dire: Yes, it is the best kick ever.

Thank you.
C&K: thank you, see you next time.

Ci salutiamo come vecchi amici e ognuno va per la sua strada, peraltro strade molto diverse. Loro prenderanno un taxi pagato dagli organizzatori della festa e saranno in albergo in pochi minuti (ovviamente pagato pure quello come il viaggio in aereo). Io invece, insieme a qualche temerario, dovrò prendere due autobus notturni, fare mezzo chilometro a piedi e poi finalmente, quando il sole starà per sorgere, potrò riposare.

Stanco, ma felice.

 

Uscita nr. 29 del 20/01/2012