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 RIFLESSI ON LINE

 Direttore Responsabile
 Luigi la Gloria

 luigi.lagloria@riflessionline.it

 Vice Direttore                
 Anna Valerio

 Pietro Caffa 
 

 Coordinatore Editoriale
 Gianfranco Coccia

 

 

 



 

 

   

 

Edizione nr. 90, maggio 2024
    
QUANDO LA RICONOSCENZA RIMANDA AL FUTURO

Luigi la Gloria
 

Oggi i luoghi dove Wolfgang Amadeus Mozart nacque, visse e creò i suoi capolavori sono perfettamente organizzati a ricevere lo studioso, il musicologo di passaggio o il semplice turista, spinto quest’ultimo a scrutare, dal suo perverso voyeurismo, ogni angolo della casa natale, a fiutare come un bracco il mobilio, a osservare con sguardo stupito i quadri appesi alle pareti o i manoscritti esposti in vetrina....

 
 

 
L’ALTRA FACCIA DEL DNA

Anna Valerio

Quando nel febbraio 2001 fu completato il sequenziamento del DNA, i ricercatori si trovarono dinanzi ad alcune grosse sorprese: almeno la metà dei 3 miliardi di basi delle quali era composta la molecola della vita erano ripetizioni casuali, apparentemente non funzionali e a prima vista superflue; inoltre i geni erano spezzettati, cioè le sequenze con le informazioni per costruire le proteine, gli esoni, rappresentavano meno del 2% del nostro genoma e inoltre erano interrotte da parti (introni, circa il 25%) non utili per questo scopoone alla nutrizione non fosse altrettanto importante anche negli altri periodi dell’anno...

 
 

 
LE DAMIGELLE DI AVIGNONE: LA STORIA DI UNA RIVOLUZIONE

Alice Fasano

Durante l’estate del 1906 Picasso e la sua compagna, Fernande Olivier, passarono molto tempo in un paesino sperduto tra le alture dei Pirenei catalani. I dipinti realizzati in questo periodo sono generalmente considerati frutto di una maturità ormai compiuta e controllata, poiché in essi regna un’atmosfera contenuta, quasi classica. Ma il genio di Picasso non fu mai imbrigliato e, come si suol dire, alla quiete segue repentina la tempesta… Di ritorno a Parigi, dove trascorse i mesi invernali, l’artista si dedicò con estrema devozione allo sviluppo di un’idea, che già da mesi agitava i suoi pensieri. Diverse ispirazioni guidarono la mano di Picasso durante questi mesi di lavoro concitato, mentre disegnava e dipingeva una fitta serie di studi su figure umane, generalmente nudi. La sua attenzione si concentrò...

 

 
 

 
UN PRODIGIO DELLA NATURA

Umberto Simone

Lope de Vega Carpio, il grande drammaturgo spagnolo del Siglo de Oro, era decisamente nato per la penna e l’inchiostro. Se si presta fede al suo devoto discepolo e primo biografo Juan Pérez de Montalbàn (così devoto però che a volte la biografia rasenta in modo sospetto l’agiografia) ”già a cinque anni egli leggeva sia in latino che in volgare, ed era tanta la sua inclinazione per la poesia che fino a quando non seppe scrivere da solo divideva la sua colazione con i ragazzi più grandi perché scrivessero quel che dettava loro.” Nel caso...

 

 
LE RADICI DELLA PIÙ ANTICA SCRITTURA CINESE CONOSCIUTA: GLI OSSI ORACOLARI

Alessandro Giuriati

 

Gli ossi oracolari sono parti di ossa animali utilizzate nelle cerimonie divinatorie nell'antica Cina. Sono spesso ricavati dall’osso della spalla di un bue o dalla parte inferiore del guscio di una tartaruga (noto come piastrone). Gli esempi più rilevanti di tali reperti risalgono alla tarda dinastia Shang (1200-1050 a.C. circa) e sono stati scoperti in una regione della Cina centrale nel sito di Yinxu, vicino alla città di Anyang. La cerimonia di divinazione delle ossa dell'oracolo è un modo per cercare la guida delle divinità o degli antenati. In questo modo le persone cercano consigli su argomenti che vanno dalla strategia militare, al raccolto, al parto e alla caccia, fino ad argomenti anche più aleatori, tipo la causa del mal di denti del re. Molti ossi oracolari riportano alcune iscrizioni riconducibili ai dettagli che ..

 

 
GLI SPARI DI SARAJEVO NEL CONTESTO DEL PRIMO NOVECENTO EUROPEO

Gianfranco Coccia

Sono trascorsi oltre 100 anni dall’inizio di quella sconvolgente tragedia andata in scena sul palcoscenico soprattutto del vecchio continente e, purtroppo, passata alla storia come la Grande Guerra. Molto si è detto e scritto nell’ambito delle manifestazioni celebrative messe in opera già dal 2015, ma poco o nulla sulle cause o concause che hanno poi generato quell’inutile strage, come ebbe a definire quel conflitto l’allora Papa Benedetto XV: con la tragica morte di 9 milioni di persone, quasi tutte fra i 20 e i 30 anni, un’intera generazione è andata perduta, ben s’intende quella dei giovani nati nell’ultimo decennio del XIX secolo. Di questi, oltre 2 milioni erano tedeschi, 1 milione e ottocentomila russi, quasi 2 milioni e mezzo francesi, altrettanti austro-ungarici, 800 mila britannici e turchi, 600 mila italiani, oltre 300 mila fra serbi e rumeni; per tacer dei molti invalidi a vita tra i sopravvissuti...

 

 
LA POETICA DEL COLORE

Luigi la Gloria 


La storia di Vittorio Morello ha inizio in un paese nei pressi di Padova, per l’esattezza Villafranca Padovana, dove nasce nel 1909. La sua spinta all’arte deve aver avuto certamente origine nei suoi pensieri di bambino poiché sceglierà di frequentare l’Istituto d’Arte e poi, senza soluzione di continuità, l’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Grande ammiratore di Mario Sironi, con il quale partecipa all’allestimento del padiglione italiano dell’Exposition d’Art de Paris nel 1934, Vittorio si troverà a fare esperienze ai massimi livelli della pittura italiana dell’epoca...

 

 
AL LAGO NAIVASHA

Giovanni La Scala

C’era un po’ di tensione in quel periodo in Kenya. Si avvicinavano le elezioni e il presidente Moy non aveva il totale controllo della situazione. Come altre volte si erano verificati scontri tra gruppi etnici diversi. Nel nord qualcuno aveva armato i Samburu, con il risultato che un centinaio di Kikuyu erano stati trucidati e gli altri avevano abbandonato quei territori creando colonne di profughi che in parte avevano trovato rifugio nelle missioni. Per le strade si incontravano gruppi di facinorosi scalmanati che, a bordo di pikup sgangherati, facevano propaganda urlando, minacciando e intimorendo la popolazione. Recentemente anche l’ospedale era stato assaltato da un gruppo di balordi con il viso coperto a passamontagna. Da allora due guardie armate ne presidiavano l’ingresso e, a turno, controllavano la zona perimetrale. «Siamo sicuri che non sia pericoloso muoversi in questi giorni? » chiesi a Don Giovanni con un po’ di apprensione....


L’ATTIVITA’ DI INTELLIGENCE NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE

Antonino Inturri 

Alla fine del 1942, la Seconda Guerra Mondiale è a una svolta. Gli Alleati passano ovunque all'offensiva. Gli Stati Uniti impegnano tutta la propria potenza industriale e strategica per attaccare la Germania e il Giappone. L’8 novembre 1942, centinaia di migliaia di americani al comando del generale Eisenhower - con l’aiuto della flotta britannica - sbarcano da 650 navi in Algeria e in Marocco senza incontrare resistenza. In quello stesso inverno, 1942-43, in Russia, le armate sovietiche annientano i tedeschi a Stalingrado e poi avanzano su tutto il fronte in direzione della Germania. Nel frattempo, in Egitto, l'8^ Armata britannica di Montgomery travolge gli Italo-tedeschi a El Alamein, avanzando poi rapidamente fino in Tunisia, dove si congiunge con gli americani. Si arrendono 100 mila italiani e 150 mila tedeschi. La guerra d'Africa è finita. Ora è la volta dell’Italia...

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I MONDI DI MARCO POLO
Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento

studioesseci

Un uomo, cittadino del mondo in quanto veneziano, grazie al quale l’Oriente è diventato meno lontano e sconosciuto. Questo il tema della mostra in programma dal 6 aprile al 29 settembre 2024 a Palazzo Ducale, organizzata nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte di Marco Polo. Un omaggio all’uomo ma, soprattutto, la volontà di condividere le suggestioni da lui stesso raccontate nell’opera letteraria Il Milione: una fonte inesauribile di ispirazione per studiosi, esploratori, viaggiatori di ogni epoca....

 
 
   
       
UZBEKISTAN: l’Avanguardia nel deserto. La Forma e il Simbolo
 
studioesseci
 

L’Avanguardia nel deserto: una storia mai raccontata. La mostra “Uzbekistan. L’Avanguardia nel deserto” presenta per la prima volta al pubblico italiano e del mondo occidentale una pagina straordinaria e ancora poco nota dell’arte della prima metà del XX sec. Il progetto espositivo, che si dispone nella sede prestigiosa di Ca’ Foscari Esposizioni a Venezia, è promosso e sostenuto dalla Fondazione Uzbekistan Cultura ed è curato da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, direttori del Centro Studi sull’Arte Russa dell’Università Ca’ Foscari Venezia, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico internazionale; mette insieme, in un arco cronologico dalla fine dell’Ottocento al 1945, circa 100 opere (soprattutto dipinti su tela e su carta, cui si aggiungono emblematici reperti della tradizione tessile uzbeka) provenienti dal Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savitsky di Nukus, quello che la stampa internazionale indica da qualche anno, non impropriamente, come “il Louvre del deserto”... 
   
       
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  GIACOMO MATTEOTTI (1885 –1924). Una Storia di tutti    
       
   studioesseci    
       
  Il trevigiano Museo Nazionale Collezione Salce è, con i suoi preziosi manifesti storici, tra i protagonisti della mostra su Matteotti in corso a Rovigo in Palazzo Roncale. “Giacomo Matteotti. Una Storia di tutti”, al Roncale sino al 7 luglio, ingresso gratuito, è a cura di Stefano Caretti con la co-curatela di Origoni Steiner architetti associati (Anna Steiner e Matteo Origoni). A promuoverla è la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con la collaborazione della Direzione Generale Archivi - Archivio di Stato di Rovigo, del Comitato Provinciale per il Centenario di Matteotti, della Fondazione studi storici “Filippo Turati” e il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazione del centenario della morte di Giacomo Matteotti. Tra le collaborazioni offerte a questa mostra c’è anche quella della Direzione regionale Musei Veneto (Ministero della Cultura), cui fa capo il Museo Salce...    
       
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  FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968    
       
   studioesseci    
       
  Villa Pisani a Stra, lungo la Riviera del Brenta, è scenario perfetto per la grande monografica di Federico Garolla, a cura di Uliano Lucas e Tatiana Agliani, proposta con il titolo “Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968”. La sontuosa villa affrescata da Tiepolo, con il suo celebre labirinto e il magnifico parco, diventa il luogo della messa in scena di uno spaccato della nostra società nel secondo dopoguerra attraverso la sensibilità di Federico Garolla. Anni di ripartenza ma ancora carichi di difficoltà come rappresentato dalla difficile quotidianità di vita nei paesi della Riviera del fiume Brenta, dove la gente comune cercava di sottrarsi ad una stentata sopravvivenza. Quella efficacemente colta da un reportage di Garolla realizzato nel 1956 e che, riprodotto in grandi immagini, popola di ricordi il parco della Villa all’interno dello spazio delle scuderie...    
       
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  EVA JOSPIN. SELVA    
       
   studioesseci    
       
  Da sempre la ricerca di Eva Jospin (Parigi, 1975) trae ispirazione dalla natura in tutte le sue articolazioni semantiche e visive. Attraverso l’uso di materiali quali cartone, elementi e fibre vegetali, parti metalliche, tessuto, l’artista dà vita a composizioni plastiche anche di grande volume e dal forte impatto scenografico. Opere dal tono fiabesco, a tratti misterioso, quasi magico, che evocano o ricreano un mondo che è al centro dei propri interessi: paesaggi, alberi, piante, rami, foglie, formazioni geologiche, brani di vegetazione, strutture architettoniche che inducono a riflettere su vari temi quali la creatività, i processi operativi e intellettuali attraverso i quali essa si esplicita, oggi come in passato...    
       
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RIFLESSI ON LINE - Iscrizione presso il Tribunale di Padova n.2187 del 17/08/2009